L'Agenzia delle Opportunità e la Cooperativa Spazio Lavoro inviano il numero trentasei della Newsletter. Sollecitiamo l'invio di informazioni e di collaborazioni. Per essere eventualmente esclusi dalla nostra lista di indirizzi é sufficiente inviare un "reply" all'indirizzo spazio-lavoro@spazio-lavoro.it, indicando nell'oggetto la frase "non interessa". In questo numero: - Parere in tema di cooperative ammissibili ai pubblici appalti - Riceviamo e pubblichiamo: FISAPS - Comunicato Stampa - I Risultati del primo rapporto dell'uffico studi di Legacoop sulle piccole società cooperative Buona lettura Le pubblicazioni monografiche sono disponibili sul sito: www.spazio-lavoro.it Oggetto: Parere in tema di cooperative ammissibili ai pubblici appalti. Pubblichiamo il parere in tema di cooperative ammissibili ai pubblici appalti emesso in data 19-01-2000 dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale- Direzione Generale della Cooperazione in risposta ad un quesito proposto dalla Prefettura di Roma. Infatti, ci sono pervenuti segnalazioni in merito alle incertezze che sopraggiungono in sede di aggiudicazione nelle gare per i pubblici appalti quando nel certificato di iscrizione al registro prefettizio non risulta la dicitura "cooperativa ammessa ai pubblici appalti". Si riscontra la nota del 14. 10. 1999 prot. n. 500/99, div. Coop.ve, con la quale codesto Ufficio ha inoltrato il quesito in merito alla problematica di cui all'oggetto. Al riguardo, si precisa che l'art. 25 della legge n. 266 del 7. 8. 1997 ha introdotto una sostanziale innovazione in tema di cooperative di produzione e lavoro ammissibili ai pubblici appalti. In particolare, con la norma in esame é stato rivisto il contenuto dell'art. 22 del DLCPS 14. 12. 1942 n. 1577, eliminando sia l'originario divieto di iscrizione delle cooperative aventi una compagine inferiore a 15 soci e sia lo specifico provvedimento autorizzatorio per l'iscrizione di quegli enti il cui sodalizio sia composta da un minimo di 9 ad un massimo di 15 soci. Tale nuova disposizione non chiarisce, però, se sia venuta meno la necessità di una esplicita previsione statuaria nella quale risulti chiaro l' intendimento di partecipare ai pubblici appalti. Tutto ciò premesso e fatta salva ogni eventuale diversa valutazione della Divisione IV^ di questa Direzione Generale, la scrivente nei limiti della propria competenza é del parere che con la legge Bersani siano stati abbattuti tutti i previgenti limiti dimensionali, ma non anche l'obbligo di prevedere una specifica clausola statuaria dalla quale si evinca inequivocabilmente l'intendimento di partecipare ai pubblici appalti. Pertanto, tenuto conto che ai fini dell'iscrizione nel registro prefettizio il controllo delle Prefetture si limita al solo esame dei requisiti dei soci, ad avviso della scrivente medesima tali organi possono rilasciare il certificato di sola iscrizione, senza l'annotazione di cui si discute; mentre sarà cura delle Amministrazioni appaltanti verificare caso per caso che gli statuti delle società cooperative concorrenti contengano la clausola in questione. Federazione Italiana Sportiva Automobilismo Patenti Speciali - Comunicato Stampa - Ci pregiamo sottoporre alla Vs. cortese attenzione per informarVi che la Fisaps riconosciuta dal CONI ed Associata alla FISD (Federazione Italiana Sport Disabili), ma con atleti licenziati CSAI, ha trascorso questi anni maturando sempre più vivo il convincimento che la relazione con il CONI, pur essendo un prestigioso ENTE al quale far parte, non era per noi la giusta collocazione. Non si poteva infatti attingere dal Comitato Olimpico nessun tipo di collaborazione tecnica, poiché mancante di strutture per lo svolgimento dell'attività di automobilismo per disabili. Alla luce di quanto sopra, dopo varie convocazioni di Assemblee e colloqui con le nostre Associazioni Sportive e con i nostri Piloti, si è deliberato di rinunciare al riconoscimento di Disciplina Associata CONI ed inserirci nella struttura ACI (Automobile Club d'Italia), Ente consone per lo svolgimento della nostra attività federale, attraverso la CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) preposta allo sport automoblistico. Quanto sopra per Vs. opportuna conoscenza e senso di collaborazione, Vi ringraziamo anticipatamente per l'attenzione riservata alla presente e con l 'occasione porgiamo cordiali saluti. Vice Presidente Dott. Alfredo Bonino Da: Cooperazione italiana Novembre 2000 Piccole società cooperative: un fenomeno in forte crescita I risultati del primo Rapporto dell'Ufficio Studi di Legacoop Distribuite in misura prevalente e perfettamente simmetrica nel Nord e nel Sud del paese, attive prevalentemente nel campo della ricerca e delle professioni, con un numero medio di 5 soci ed una sottoscrizione media di capitale sociale pari a poco più di 3 milioni a socio. Sono alcuni dei dati essenziali contenuti nel primo Rapporto sulle 456 piccole società cooperative aderenti a Legacoop, curato dall'Ufficio Studi. Introdotta nell' ordinamento giuridico italiano nella seconda metà del 1997 dalla cosidetta legge "Bersani" (266/1997), la piccola società cooperativa costituita da un numero di soci variabile tra un minimo di tre e un massimo di otto e con adempimenti semplificati costituisce uno strumento efficace per la creazione di nuove imprese. Lo testimonia la dinamica della costituzione di piccole cooperative. Delle 456 censite nel Rapporto, ben 93 hanno aderito a Legacoop nel primo quadrimestre dell'anno in corso, a conferma del trend già evidenziato nel 1999: una cooperativa su tre si costituisce in forma di piccola società cooperativa. Sul totale delle 456 psc aderenti a Legacoop, 358 (pari al 78,5% del totale) sono quelle nate direttamente come piccole cooperative. La loro distribuzione geografica vede al primo posto il Mezzogiorno (con 154 piccole cooperative), seguito dal Nord (137) e dal Centro (67). Il settore di attività di gran lunga prevalente (19% ) è quello delle attività di ricerca e altre attività professionali. Per quanto riguarda la base sociale, il Rapporto indica in 2.123 i soci complessivi di tutte le 456 piccole cooperative (con una media di 5 soci a cooperativa ) e rileva una sottoscrizione di capitale di rischio pari a poco più di 3 milioni di lire a socio, con una propensione ad investire maggiore nel Nord (4 milioni e 593 mila lire) rispetto al centro (2.035.000 lire) e, soprattutto, al Sud (1.940.000 lire). Infine, il fatturato e l'occupazione. Poiché lo sviluppo delle psc è molto recente e una parte considerevole si è costituita solo nel corso del 1999 e nei primi mesi del 2000, i dati disponibili sul volume di fatturato prodotto e sul numero degli occupati coinvolti nei processi produttivi si limitano a 165 psc che hanno redatto il bilancio anche per l'esercizio 1998. Esse sviluppano, complessivamente, una produzione di 62 miliardi e occupano 584 addetti; una netta maggioranza non supera la soglia di 300milioni di fatturato. Maggiori informazioni nel sito: www.legacoop.it/chisiamo/documenti/documenti.htm
[Cerca...] |
[Mappa...] |
[Novità...] |
[Q&A] |
[Info...] |
[RSAC] |
[ICRA] |
[ Questo sito NON fa uso di cookies ] |
I nostri Siti amici (supporto o finanziatori): | EDC-Consulting | | Web4Unity | | Time Management |