Moby Dick - Bambini Cerebrolesi

Ultimo Aggiornamento: Monday, 29-May-2006 06:13:14 PDT

Roma, 30 Gennaio 1998

Ieri sera è andata in onda, su Italia 1, la trasmissione Moby Dick, alla
quale erano stati invitati numerosi genitori di bambini cerebrolesi. Questi
avevano accettato con l'unico scopo di fornire, ad altre famiglie
interessate allo stesso problema, informazioni dirette sulle opportunità di
riabilitazione e sugli aspetti estremamente positivi che comporta la vita
accanto a questi bambini.
Riteniamo che lo scarsissimo spazio dedicato alla lesione cerebrale
infantile non giustificasse assolutamente il numero di persone invitate, la
maggior parte delle quali non ha avuto alcuna occasione di intervenire.
Abbiamo chiesto più di una volta di poter dire la nostra ma ci è stato
negato confermando, con il passare dei minuti, il taglio che si stava dando
alla trasmissione, e che ci era stato prospettato tutt'altro nel momento in
cui siamo stati invitati.
In prima persona quali genitori di Letizia, la bambina cerebrolesa sulla
quale è andato in onda il servizio di Federica De Denaro che è stata
l'unica, nel corso della trasmissione, ad aver posto l'accento sulle grandi
possibilità di recupero che esistono per questi bambini, ma anche cogliendo
gli umori degli altri genitori presenti tra il pubblico, riteniamo che le
immagini dei nostri figli abbiano assunto, contro il nostro volere, un
aspetto tutt'altro che positivo limitando tutto all'eroica adozione del
piccolo Alberto, ai genitori del quale va la nostra ammirazione.
In questo modo viene vanificato l'impegno costante che genitori come noi
compiono ogni giorno per informare altri genitori sulla possibilità di
trasformare quella che viene spesso dipinta come una tragedia, in una
testimonianza di fede e di speranza.
Sorgono quindi spontanee alcune domande: per quale motivo il servizio su
Letizia (ripetiamo, l'unico in ottica positiva) è andato in onda in chiusura
di trasmissione mentre era in programma alle 21,58 seguito da un'intervista
ai genitori, che non c'è stata e al termine del quale non si è ascoltata una
parola di commento da parte di Santoro? E ancora, a quale titolo è stata
invitata una persona assolutamente non coinvolta né riguardo la
cerebrolesione infantile né tantomeno al tema "Gabriele" (che a noi era
stato prospettato solo quale "spunto" della trasmissione) e che si è potuta
permettere, senza alcuna reazione da parte del conduttore, di accusarci
apertamente di incoscienza per aver messo al mondo i nostri figli?
A questo punto crediamo di aver preso parte ad un qualcosa che assolutamente
non rappresenta il nostro punto di vista e che invece offre un'immagine
distorta della vita con i nostri bambini che non sono affatto umiliati e
infelici ma sereni e pieni di voglia di vivere e dai quali abbiamo tutti
molto da imparare.
Tuttavia la sensazione per noi più sconvolgente è quella di aver appoggiato,
nostro malgrado, un messaggio subdolo: quello che i bambini le cui funzioni
cerebrali sono lese non abbiano il diritto di vivere la propria vita (magari
a favore di chi il cervello ce l'ha integro?) nella società e nella propria
famiglia, quest'ultima dipinta come un insieme di individui che sopravvivono
di illusioni nel pieno rifiuto della realtà.


I genitori di Letizia
http://www.club.it/letizia/
e.Mail: simo.tony@flashnet.it


Ricevuto via e-mail da simo.tony@flashnet.it

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