Riforma della legge sul Collocamento obbligatorio
Ultimo Aggiornamento: Monday, 29-May-2006 06:13:15 PDT
Dalla segnalazione della Comm. Affari Sociali-Camera-Gr. Sinistra Democratica - l'Ulivo" asi7camera@corelli.nexus.it .
Roma, 4 marzo 1998
- Alle Associazioni
in indirizzo
Cari amici,
dopo ben 25 anni di lotte e di lavoro ce l'abbiamo fatta. La nuova legge sul diritto al lavoro dei disabili è stata definitivamente approvata. Ciò è stato possibile per l'impegno costante e determinante dei Democratici di Sinistra, per il sostegno unitario delle Associazioni che in questi due anni non è mai venuto meno.
La nuova legge stabilisce quanto segue:
- Sono soggette ad obbligo le aziende pubbliche e private con almeno 15 dipendenti (oggi l'obbligo parte da 35) nelle seguenti percentuali:
da 15 a 35 1 disabile
da 36 a 50 2 disabili
oltre 50 7%
- Il collocamento è mirato. Un apposito Comitato tecnico, in raccordo con i servizi del territorio, valuta le reali capacità del lavoratore disabile e le caratteristiche dei posti disponibili, individuando percorsi personalizzati di inserimento, con agevolazioni per i datori di lavoro.
- Le assunzioni si effettuano nelle aziende private per chiamata nominativa nel 60 per cento dei casi. Per il restante 40 per cento la chiamata è numerica o, in alternativa, i datori di lavoro possono stipulare convenzioni per il collocamento mirato dei soggetti che presentino difficoltà di inserimento.
- Per i datori di lavoro che stipulano convenzioni sono previste le seguenti agevolazioni:
- Esonero dal pagamento degli oneri sociali per otto anni per i disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%.
- Esonero parziale dal pagamento degli oneri sociali per cinque anni per i disabili con riduzione della capacità lavorativa tra il 67 ed il 79%.
- Rimborso della spesa nella misura del 50% per la modifica del posto di lavoro.
- La legge chiede meno ai datori di lavoro (l'aliquota passa infatti dal 15 al 7 %), ma è più rigorosa. Per chi non rispetta la legge è prevista una penale di lire 100 mila al giorno per ogni posto non coperto e l'esclusione da gare di appalto o convenzioni con le pubbliche amministrazioni.
- Sanzioni sono previste anche per i responsabili delle pubbliche amministrazioni.
- Nel pubblico impiego si viene assunti per concorso, per chiamata numerica o attraverso le convenzioni per il collocamento mirato.
- Tra i percorsi per il collocamento mirato è stato anche previsto il coinvolgimento delle cooperative sociali. Ma in questo caso non è ammesso lo scambio: assunzione in cooperativa sociale in cambio di appalti ed esonero del datore di lavoro. La procedura prevede l'assunzione del disabile da parte del datore di lavoro con comando a termine (due anni massimo) a fini formativi presso la cooperativa sociale, fino al definitivo inserimento nell'azienda stessa. Prevede altresì la facoltà per le Regioni di attuare specifiche iniziative per promuovere l'inserimento anche nelle cooperative sociali.
- Di particolare rilievo il principio che il lavoratore infortunato mantiene prioritariamente il posto di lavoro nella propria azienda, adibito a mansioni compatibili con l'invalidità. Sono previsti, se necessari, interventi di riqualificazione. Sono ricollocati anche nei rispettivi corpi i militari, carabinieri, guardie di finanza ed addetti alla protezione civile che si infortunino per causa di servizio.
- Restano in vigore alcune norme specifiche per i centralinisti ed i massofisioterapisti ciechi e per i sordi.
La nuova legge recepisce il meglio delle esperienze di formazione e di integrazione lavorativa realizzate negli ultimi anni in Italia, supera una normativa inadeguata, vecchia e burocratica. Accende finalmente una speranza per i circa 250 mila disabili iscritti al collocamento in attesa di lavoro.
Con questa normativa si é costruito un nuovo equilibrio fra il diritto del disabile al lavoro e le esigenze delle imprese, passando da una legislazione coercitiva ad una legge incentivante che vuole costruire una cultura dell'accoglienza da parte delle imprese.
Da oggi il lavoro prosegue nelle Regioni e nel territorio. Occorre infatti che vengano rispettati i tempi di attuazione ed istituiti rapidamente gli organi che dovranno attuare il collocamento mirato.
Cordiali saluti
Augusto Battaglia Luigi Giacco