Tempo fa ho avuto occasione di leggere un articolo riguardante una legge emanata in USA sulla disabilità mi è parsa molto importante percè, a mio avviso, tratta il problema correttamente. La legge che è del 1992, si titola ADA (American with disability Act) ed è praticamente una legge nazionale contro la discriminazione per disabilità Tocca diversi aspetti della vita pubblica e della politica, contemplando poche ma fondamentali regole, quali quelle di imporre che ogni edificio, mezzo di trasporto, scuola, locale per divertimento sia accessibile a tutti. Prevede inoltre la non discriminazione nei posti di lavoro ed è a questo proposito significativo che nei moduli delle domande di assunzione sia vietato qualunque riferimento allo stato fisico della persona. In caso di discriminazione, il disabile si pur appellare al tribunale e pretendere di essere reintegrato e risarcito. H una grande vittoria della battaglia sui diritti civili; in questa legge viene riconosciuto al disabile il diritto ad affermare la propria identità senza essere definito diverso; viene sancito il diritto ad essere accettati alla pari con gli altri cittadini, chiedendo "aiuto e assistenza" il meno possibile e offrendo in cambio l'impegno a fare la propria parte attraverso lo studio, il lavoro, il pagamento delle tasse, per unire il proprio talento a quello degli altri. Purtroppo in Italia le cose vanno diversamente. La legge 39/1989 prevede che tutti gli edifici privati nuovi o ristrutturati siano privi di barriere architettoniche. In realtà molti soggetti, per aggirare l'ostacolo, hanno operato ristrutturazioni facendole passare come manutenzione ordinaria. E per gli edifici pubblici, compresi i mezzi di trasporto pubblico, si è fatto troppo poco, nonostante che le diverse leggi (la prima risale al 1971), ne prevedano l'accessibilità. Inoltre, alcune associazioni storiche che "tutelano" gli handicappati, hanno tutta la convenienza che i disabili vengano considerati come soggetti passivi a cui dare assistenza e non opportunità ed uguaglianza. Poichi hanno rappresentanze in commissioni sanitarie e in quelle per il collocamento al lavoro e possono trattenere parte delle pensioni di invalidità e delle indennità di accompagnamento, tendono a favorire la moltiplicazione degli invalidi per avere sempre piy potere politico, amministrativo ed economico. Ma se la legge e uguale per tutti, deve proteggere l'identità di tutte le persone, senza riguardi a maggioranze o minoranze, a culture dominanti e a comportamenti di vita diversi. Bisogna pretendere di essere accettati alla pari, uguali e non somiglianti. Non c'i tempo da perdere per chi ha a cuore i propri diritti e quelli di tutte le minoranze. Carla Castagna
[Cerca...] |
[Mappa...] |
[Novità...] |
[Q&A] |
[Info...] |
[RSAC] |
[ICRA] |
[ Questo sito NON fa uso di cookies ] |
I nostri Siti amici (supporto o finanziatori): | EDC-Consulting | | Web4Unity | | Time Management |